Se anche tu quando viaggi non vedi l’ora di ascoltare le canzoni del luogo allora sei vittima del turismo musicale!
È innegabile che il turismo stia cambiamento. Non è più, solo, quel turismo mordi e fuggi che abbiamo incontrato per una decina d’anni dall’inizio degli anni ’10.
Ora, assistiamo a un tipo di turismo più consapevole, più intelligente, fatto di turisti che sanno esattamente cosa vogliono. È qui che entra in gioco il turismo musicale.
Uno degli aspetti più importanti del nuovo tipo di turismo è la ricerca della storia di quel luogo, attraverso le sue tradizioni, i suoi riti e la sua memoria.
Ecco perché l’unione tra il turismo e la musica tradizionale, il cosiddetto turismo musicale, fa la differenza nel dibattito sul turismo culturale oggi.
La musica può essere un veicolo potente per le emozioni ma anche per la storia. Grazie alle canzoni tradizionali riusciamo a capire non solo le vicende storiche di un popolo, ma anche come pensa!
È questo l’aspetto più affascinante del turismo musicale.
Ma come mai il turismo musicale è così importante?
Non abbiamo una definizione precisa di turismo musicale, ma possiamo dire che è quel tipo di turismo culturale che porta i viaggiatori a interessarsi al modo di ballare e cantare delle popolazioni.
È un’esperienza indimenticabile scoprire i balli e i canti popolari dei vari paesi. Tutti, indistintamente.
Esistono talmente tanti stili di musiche tradizionali (qui ne abbiamo analizzato qualcuno) che una persona non riuscirebbe mai a fare il giro del Mondo e a scoprirli tutti.
Ma perché il turismo musicale è così importante?
Perché la musica ci fa provare emozioni vere e autentiche, ed è proprio quello che cerchiamo in un viaggio, no?
Perché la sensazione di libertà che ci dà la musica è impagabile, quasi quanto quella che proviamo quando viaggiamo.
Perché la bellezza della tradizione di un popolo mantiene viva la memoria di un luogo intero.
Uno degli aspetti più intriganti del turismo musicale è la ricerca di antichi valori e memorie custodite.
Negli anni il turismo musicale si è dimostrato vincente per diverse ragioni:
– La musica è uno degli aspetti più romantici della cultura di un popolo.
– Un turista può ascoltare una canzone anche nel suo paese, per poi ricercarla nel luogo d’origine.
– La musica riesce a veicolare i sentimenti di un’intera città.
– La musica coinvolge i sensi come nessuna forma d’arte riesce a fare.
Oggi, investire nel turismo musicale significa creare le condizioni necessarie per far sviluppare quei luoghi, come sale da concerto e teatri, che vogliono mantenere viva la tradizione musicale.
Turismo musicale a Napoli. L’esempio di Napulitanata
Il turismo musicale in Italia riveste un ruolo importantissimo.
Avendo una diversità culturale impressionante, e una sua storia musicale e culturale che la rende perfetta per essere meta del turismo musicale, l’Italia ha da subito intercettato il turismo musicale co e potenzialità illimitata.
Ne sono un esempio il Festival di Ravello, che ogni anno richiama centinaia di spettatori appassionati di musica classica, o gli spettacoli nei teatri lirici disseminati sullo stivale, dal San Carlo di Napoli alla Scala di Milano, che a ogni spettacolo registrano un numero altissimo di appassionati provenienti da tutto il Mondo.
Ma se per turismo musicale consideriamo quel tipo di turismo culturale che fa immergere il visitatore nella musica locale allora è nelle manifestazioni di musica tradizionale che dobbiamo cercare, e alcune città sono capofila in questo scenario turistico.
È il caso di Napoli con la Canzone napoletana classica. C’è chi si è chiesto se i napoletani volessero ancora ascoltare la canzone napoletana classica, o se fosse, ormai, un’attrattiva turistica.
Indubbiamente, quando Napulitanata ha aperto, non aveva in mente che sarebbe diventata il polo principale del turismo musicale a Napoli.
Ne è prova la presenza di turisti provenienti da ogni parte del Mondo per ascoltare canzoni immortali e famosissime, come ‘O surdato ‘nnammurato o ‘O Sole mio, ma anche canzoni più ricercate e popolari, come ‘A nuvella.
Ciò che manca, stranamente, è la presenza di napoletani. Il dibattito è ancora aperto, ma possiamo dire una cosa.
I napoletani hanno dentro di sé la magia della canzone napoletana, e siamo sicuri che a ogni nota riescono a riconoscersi in quello spirito.
Ed è un piacere se anche persone che vengono da lontano riescono a conoscere la canzone napoletana classica grazie al turismo musicale.
I tablao spagnoli. Cuore a Granada del turismo musicale
Puoi mai andare a Napoli e non ascoltare la Canzone napoletana classica? O andare a Granada e non visitare i suoi magnifici Tablao dove ascoltare Flamenco?
Impossibile! Il turismo musicale serve proprio a questo.
È difficile, oggi, viaggiare senza voler conoscere le tradizioni musicali del luogo.
Granada offre la straordinaria opportunità di vivere un’esperienza oltre ogni limite.
I suoi famosi Tablao (clicca qui per un nostro approfondimento) sono luoghi intimi e accoglienti, dove si respira la vera essenza del Flamenco.
Un’esperienza di convivialità, che parte dal cibo ma arriva allo spettacolo di ballo e canto più famoso della Spagna.
È quindi un luogo importante per il turismo musicale di Granada, che fa vivere un’esperienza immersiva ai turisti che ogni anno visitano la città dell’Andalusia anche per questi splendidi luoghi dove la musica e il cibo fanno capire la vera bellezza della regione spagnola.
Le case del Fado a Porto. L’approccio di Ideal Fado al turismo musicale
La musica Fado è il cuore stesso del Portogallo. Chiunque abbia viaggiato, o vuole viaggiare, per questa splendida terra deve assolutamente fare una sosta in una casa del fado (qui un nostro approfondimento dove ti diciamo cosa sono le case del fado e perché sono così importanti).
Ideal Clube de Fado è un faro in tutta la città di Porto, per turisti e no.
Un piccolo luogo, accogliente, ristretto, intimo, come i Tablao spagnoli o Napulitanata, dove il Fado può vivere in tutta la sua bellezza.
La scelta di Ideal Clube de Fado di non servire ai tavoli del cibo come una classica Casa del Fado indica la sua vocazione del tutto musicale, divenendo un luogo perfetto per il turismo musicale.
Questi luoghi sono dei veri e propri scrigni di tesori, dove il Fado, il Flamenco e la Canzone napoletana classica possono esprimersi in tutto il loro splendore.
Napulitanata, Ideal Clube de Fado e CajaGranadaFundacion negli anni non hanno solo promosso il turismo musicale nelle loro città, ma ora, con la creazione del Festival SEA and YOU, portano per l’Europa la loro musica, aprendo la strada a un nuovo tipo di turismo musicale.
SEA and YOU: il festival che mette in primo piano il turismo musicale
Il festival europeo SEA and YOU ha avuto da subito le idee chiarissime su cosa puntare.
Doveva essere un festival dove il turismo e la tradizione musicale si coniugassero alla perfezione nel turismo musicale.
Un festival dove i turisti in visita nelle città di Granada, Porto e Napoli avessero l’opportunità di ascoltare il Flamenco, il Fado e la Canzone napoletana classica sullo stesso palco nelle magnifiche tre città.
Un progetto che permette non solo ai turisti di ascoltare i tre stili, ma anche far viaggiare i musicisti stessi, trasformandoli in turisti pronti a visitare la città e a imparare le tradizioni musicali del luogo in cui vengono ospitati con laboratori e workshop progettati per l’occasione, come è successo per gli artisti portoghesi e napoletani durante la prima data del festival a Granada, e come succederà nelle prossime date, il 17 febbraio a Porto e il 24 aprile a Napoli.
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Di Davide Lancia