Le canzoni napoletane sul mare sono la colonna portante della canzone napoletana classica.
Ma questo è normale! Napoli è la città di mare per antonomasia, e non poteva che avere tantissime canzoni napoletane sul mare.
Il festival della tradizione musicale popolare di Granada, Porto e Napoli SEA and YOU sta proprio per fare tappa nella città di Napoli, dopo i concerti di Granada e Porto.
Il protagonista di tutto il festival, come della canzone napoletana classica, e come suggerito dal titolo, è il mare. Un mare che abbraccia la Spagna, il Portogallo e l’Italia.
Un mare che è simbolo di speranza, di convivialità e di futuro.
Questo vuole essere SEA and YOU : una speranza di futuro per tutte quelle associazioni culturali che, dopo tanto sacrificio, realizzano qualcosa di maestoso oltre i confini della propria nazione.
Associazioni come Napulitanata, CajaGranada e Ideal Fado sono preziose per continuare a usufruire di cultura in maniera TOTALMENTE GRATUITA.
Da quando è stato creato SEA and YOU uno degli obiettivi primari è stato quello di rendere i concerti di Fado, Flamenco e Canzone napoletana usufruibili per chiunque.
Concerti di musiche popolari gratuiti, che facciano incontrare tre nazioni sul palco e tre stili musicali diversi.
Ma ora vediamo insieme l’importanza del mare nella canzone napoletana.
L’importanza del mare nella canzone napoletana
Napoli è città di amore e mare. È ovviamente normale che la sua musica parli di questi due temi. Spesso uniti, spesso singolarmente.
Il mare nella canzone napoletana è decantato fin dall’antichità.
Ricordiamo che Napoli nasce, secondo la leggenda, da una sirena. È quindi legata indissolubilmente al mare e a tutto ciò che gli riguarda.
È città portuale e commerciale. Ha avuto una delle più grandi e potenti flotte al Mondo.
È ovvio che si sviluppasse un amore tra la canzone napoletana e il mare.
Le canzoni napoletane sul mare non si contano all’interno della sconfinata produzione della Canzone Napoletana classica.
Tanti artisti hanno usato il mare come metafora, come luogo simbolico, come condizione di isolamento.
Ma i napoletani sono anche, soprattutto, un popolo di emigranti. In migliaia sono partiti dal porto di Napoli per cercare fortuna altrove, soprattutto negli Stati Uniti, come evidenzia la canzone Santa Lucia Luntana, scritta da E.A. Mario nel 1919. Questa grandissima opera racconta, in maniera triste e malinconica, quanto il mare sia stato fondamentale per l’immaginario di Napoli, sia che esso produci benessere, sollievo e felicità, sia che produca tristezza, sconforto e malinconia (o per meglio dire pucundria).
Il mare è il posto preferito dei napoletani
Le canzoni napoletane sul mare sono state scritte dai più grandi compositori mai esistiti.
Autori del calibro di Gaetano Donizetti si sono spinti a immaginare il mare come un locus amenus dove costruire una casa. Canzona Marenara nel 1835, parla proprio di questo. Una canzone scritta per amore di una donna bella come il Sole. Una canzone che parla di costruire una casa dei sogni in mezzo al mare, fatta di bellissime più di pavone e cosparsa d’oro e d’argento.
Un’isola felice in mezzo al mare, dove vivere in pace e totalmente sereni.
Ma il mare è soprattutto il luogo dove vivere se sei un pesce! Tra le canzoni napoletane sul mare spicca sicuramente Lo guarracino, un’antica canzone napoletana popolare scritta nel 1768, nella quale si narrano litigi tra 81 specie diverse di pesci. La grandezza di questa magnifica opera popolare, a parte il ritmo della tarantella, sta proprio nell’elenco scientifico di tante specie diverse.
Il mare è anche lo specchio dove si riflette il satellite dell’amore, la Luna.
La Luna nova, scritta da Salvatore Di Giacomo e musicata da Mario Pasquale Costa, è un vero e proprio capolavoro della canzone napoletana classica. La Luna brilla d’argento sul mare di notte, e questa immagine meravigliosa fa da sfondo a un marinaio che si addormenta pensando all’innamorata.
La luna nova, ‘ncopp’a lu mare,
stènne ‘na fascia d’argiento fino.
Dint’a la varca, lu marenaro,
quase s’addorme cu ‘a rezza ‘nzino.
I pescatori e i marinai. Protagonisti delle canzoni napoletane sul mare
Il mare a Napoli non è solo una posizione geografica. È un modo d’essere. Ecco perché ci sono tantissime canzoni napoletane sul mare.
Oltre ai pesci e agli emigranti, il mare è l’elemento cardine delle storie di pescatori e marinai.
Questo antico mestiere ha ispirato tantissime canzoni napoletane sul mare.
Ecco perché molte canzoni napoletane sul mare sono presenti nella lista delle più importanti canzoni napoletane classiche.
Parliamo di testi come ‘O marenariello, celebre canzone napoletana scritta nel 1893 da Gennaro Ottaviano e musicata da Salvatore Gambardella. Un testo meraviglioso, ricco di pathos e sentimento. Una canzone napoletana sul mare che parla di un giovane marinaio innamorato, che declama questi magnifici versi alla sua amata.
Vicin’ô mare,
facimmo ‘ammore,
a core a core,
pe nce spassà
Una canzone che ha avuto talmente tanto successo da avere come interpreti Dean Martin e Frank Sinatra nella versione in inglese chiamata I have but one heart
Più malinconica è un’altra grande tra le canzoni napoletane sul mare. Piscatore ‘e Pusilleco, ma in questo caso non è il pescatore a parlare, ma l’innamorato che si tormenta perché la donna che ama, Maria, lo ha lasciato.
Scritta nel 1925 da Ernesto Murolo, padre del grande Roberto Murolo, e musicata da Ernesto Tagliaferri, la canzone non poteva che essere uno dei cavalli di battaglia dei concerti di Napulitanata!
Piscatore ‘e ‘stu mare ‘e Pusilleco
ch’ogne notte mme siente ‘e cantà.
Piscató, ‘sti pparole so’ lacreme
pe Maria ca luntana mme sta.
Il pescatore qui è il testimone della sofferenza.
Vuoi conoscere altre canzoni napoletane sul mare? Vuoi vedere un concerto di musica tradizionale completamente unico nel suo genere? Vuoi scoprire cosa si prova a vedere il Fado e il Flamenco dal vivo a Napoli? Allora non puoi perdere l’evento di SEA and YOU il 26 aprile al Teatro Galleria Toledo.
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Di Davide Lancia