Napulitanata è una sala da concerto, nata nel 2017 dalle ceneri di un garage abbandonato, dedicata alla canzone napoletana classica. Data la sua vocazione, ben esplicitata dal payoff (Traditional Music Concerts), Napulitanata ha il suo fulcro nella musica tradizionale napoletana. Questo fa sì che la sala si interessi a tutte le forme di musica tradizionale; è così che nasce Sea and You il festival di musica tradizionale in Europa conclusosi pochi mesi fa. Sea and you nasce per cercare di tutelare il patrimonio musicale popolare e tradizionale, riunire i principali stili di musica tradizionale d’Europa su un palco comune, promuovendo valori come l’uguaglianza, la cooperazione e la condivisione.
La notte della Taranta: le origini
Diversi sono i festival italiani dedicati alla musica tradizionale e tra i vari sicuramente il più conosciuto è il festival della Taranta che si svolge con cadenza annuale in Puglia a partire dal 1998 e che coinvolge ogni anno circa duecentocinquantamila persone con l’obiettivo di diffondere la pizzica, il genere musicale legato al tarantismo.
La storia della taranta ha origini popolari, sebbene sembri che anche Ferdinando IV di Borbone l’abbia ballata durante una visita nella città di Taranto. Il ballo nasce come una medicina contro il morso di un ragno; infatti, spesso capitava che durante il raccolto i contadini si sentissero male accusando dolori addominali, deliri, depressione e catatonia causati – secondo la credenza popolare – dal morso di un ragno: la tarantola. Per i tarantolati la medicina tradizionale non era efficace e l’unico rimedio era rappresentato dal ballo a ritmo ossessivo del tamburello che per settimane accompagnava i malati i quali, attraverso movimenti convulsi sprigionati dal suono dei tamburi si liberavano del veleno del ragno ritornando così in condizioni di normalità. A tal proposito si è infatti parlato di esorcismo musicale.
Numerose sono state le ricerche antropologiche sul fenomeno del tarantismo, tra cui spicca sicuramente il contributo di Ernesto De Martino secondo cui l’isterismo dei tarantolati ha un significato simbolico indice dei disagi psichici che negli anni hanno maturato quelli che lui stesso ha definito gli abitanti della terra del rimorso.
Esiste poi anche un legame con la mitologia greca, in particolare con il mito di Aracne, la fanciulla che sfidò Atena nell’arte della tessitura e che per la sua ῞Υβρις (Hybris, tracotanza) fu punita e trasformata in un ragno, condannata così per sempre a tessere le sue tele.
Edizione 2024
La Notte Della Taranta è una delle più significative manifestazioni sulla cultura popolare in Europa. Sede del festival è il Salento. Ogni edizione prevede una parte itinerante (in diversi comuni della provincia di Lecce) e un concerto finale che quest’anno si terrà il 24 agosto a Melpignano; qui un Maestro Concertatore (che per quest’edizione sarà Shablo) reinterpreta i classici della tradizione musicale locale avvalendosi dell’ausilio di un gruppo di musicisti del Salento chiamato Orchestra Popolare della Notte della Taranta. Shablo avrà l’arduo compito di coniugare tradizione e nuove influenze musicali. È fondamentale per Shablo che la musica si impadronisca nuovamente del ruolo che le appartiene di unione e incontro per creare un legame profondo con la cultura, per fornire un rifugio e una possibilità espressiva per molti giovani in condizioni di difficoltà.
Shablo si concentrerà per questa edizione sul mondo tribale e visionario della contemporaneità. Il maestro intende fondere le radici della musica popolare ed etnica con le sonorità moderne per tracciare una strada verso il futuro con un occhio attento alla tradizione e alle nove esigenze musicali. A tal proposito è fondamentale la collaborazione con il giovane direttore d’orchestra Riccardo Zangirolami divenuto noto per la collaborazione col grande maestro Ennio Morricone.
Il programma ufficiale
I comuni coinvolti nell’edizione 2024 sono: Corigliano d’Otranto, Calimera, Torre Guaceto, Sogliano Cavour, Nociglia, Racale, Cursi, Alessano, Ugento, S. Andrea, Carpignano Salentino, Nardò, Galatone, Molo di Adriano, Zollino, Galatina, Castrignano de’ Greci, Cutrofiano, Aradeo, Martignano, Soleto, Sternatia, Martano, Melpignano, e Galatina. Il festival itinerante comincerà il 3 agosto e terminerà il giorno 22 dello stesso mese.
Il giorno 8 agosto 2024 si terrà uno speciale concerto della Notte della Taranta a Roma, presso l’Università La Sapienza, Congresso mondiale di Filosofia.
Il 9 agosto 2024 alle ore 20:30, il festival sarà ad Ugento, in Piazza San Vincenzo.
Il 10 agosto 2024 il festival farà tappa nel comune di Nardò.
Il 12 agosto 2024 il concerto si terrà ad Avetrana, nella provincia di Taranto.
Il 13 agosto 2024, in Piazza San Sebastiano a Galatone. La data ricorda il 13 agosto del 1954 quando Alan Lomax e Diego Carpitella registrarono qui per la prima volta il brano tradizionale Pizzica di Galatone , che da allora è diventato famoso in tutto il mondo.
Il 17 agosto 2024, in Piazza Alighieri la Fondazione Notte della Taranta si esibirà a Galatina.
Il 24 agosto 2024, alle 22:30, presso il Piazzale Ex Convento degli Agostiniani a Melpignano, si terrà il Concertone della Notte della Taranta, diretto dal Maestro Concertatore Shablo.
Il 25 agosto 2024, alle 22:00, presso Piazza San Pietro a Galatina, avrà luogo La Notte delle Ronde.
Il 27 agosto 2024 l’Orchestra si esibirà a Uggiano la Chiesa.
Inoltre, durante la Festa di Sant’Oronzo a Campi Salentina, il 1° settembre 2024, in piazza Libertà alle 22.00, le note dell’Orchestra Popolare della Notte della Taranta risuoneranno nell’aria.
Di Antonio Di Criscito