Zucche, fantasmi e mostri. Sulla vera storia di Halloween in Europa si è scritto molto, ma siamo sicuri che sia tutto giusto?
Halloween è una festa che si celebra in tutto il mondo nello stesso modo, con addobbi mostruosi e costumi spaventosi. Tutti, da bambini, siamo andati in giro vestiti da mostri a fare dolcetto o scherzetto, e tutti abbiamo visto i capolavori del cinema horror nella notte delle streghe. Ma non è stato sempre così.
C’è chi afferma che la vera storia di Halloween in Europa debba essere fatta risalire a una festa dei popoli celti, i quali, attraverso l’uso di maschere dalle fattezze demoniache, dovevano spaventare gli spiriti maligni venuti dall’aldilà.
Ma questa particolare storia sembra un tantinello diversa dalla realtà.
Anzi, pare che la vera storia di Halloween in Europa sia molto simile al Giorno di Ognissanti in Italia, al Día de Todos los Santos in Spagna e al Dia de Todos os Santos in Portogallo.
Vediamo allora la vera storia di Halloween in Europa, come si diffonde e quali sono le sue vere origini.
Samhain. Cos’è? E perché è così importante per una vera storia di Halloween in Europa?
Sfatiamo subito una leggenda che gira sulla vera storia di Halloween in Europa e nel Mondo.
C’è chi sostiene che la vera storia di Halloween in Europa, e la particolare presenza di mostri e fantasmi, sia derivata dalla festa celtica di Samhain.
Gli storici non hanno ancora stabilito quanto la moderna festa di Halloween sia stata influenzata dalla festa celtica di Samhain!
Ma cos’è Samhain? Facile. Samhain è un mese.
Non un mese qualsiasi: è l’inizio dei mesi freddi!
Il calendario celtico era profondamente diverso dal nostro. Per prima cosa, non aveva 4 stagioni, ma 2: una calda che iniziava il primo maggio, e una fredda che iniziava il primo novembre (praticamente loro già sapevano che non ci sono le mezze stagioni).
Si svolgeva una grande festa la notte di Samhain, ovvero il primo giorno del mese (per i celti il giorno nuovo iniziava con il tramonto, quindi la sera del 31 ottobre, per loro, era già 1 novembre) ed è qui che la nostra festa ha inizio.
Uguale ai Misteri Eleusini, festeggiati le ultime due settimane di settembre, e che riguardavano il ciclo di vita dei campi attraverso il mito di Demetra, dea dell’agricoltura, sua figlia Persefone e Ade, dio dell’oltretomba, la festa di Samhain aveva il compito di festeggiare il buon raccolto della stagione calda e la speranza di un buon raccolto per la prossima.
È un rito per scacciare non le forze del male, ma per augurarsi di volta in volta l’abbondanza dei raccolti.
Un vero e proprio ribaltamento della vera storia di Halloween in Europa, che garantisce l’assoluta mancanza di presenze maligne.
Ma allora tutte le leggende sugli spiriti maligni?
Ci arriviamo. In realtà c’è un collegamento con il regno dei morti, ma non è una prerogativa dei celti.
Tante sono le popolazioni dove, in occasioni particolari, il limite tra il regno dei vivi e quello dei morti si assottiglia.
I celti avevano la festa di Samhain, i romani i Parentalia, festa di 9 giorni, dal 13 al 21 febbraio, dove si che i morti potessero girare liberamente tra i vivi, addirittura la stessa leggenda la ritroviamo in alcune storie del folklore in Estonia.
Insomma, Romero con La notte dei morti viventi non ha inventato nulla, ha solo aggiunto quel tocco horror.
In queste feste, invece, non c’era nulla da temere. Ciò che si celebrava a Samhain era l’unione tra il mondo dei vivi e quello dei morti. Gli spiriti tornavano in vita dai propri cari, e tutto ciò si celebrava con una grande tavolata a base di carne pregiatissima (quella che non doveva servire per le provviste, sia chiaro). Era un momento gioioso, dove i defunti tornavano in vita per rallegrarsi di come la famiglia stesse crescendo e prosperando. Nulla a che vedere con la leggenda degli spiriti maligni che arrivano sulla Terra.
Samhain, Halloween o Ognissanti?
Con il passare del tempo, e con l’imporsi della Chiesa come potere universale, la festa di Samhain viene letteralmente inglobata nel giorno di Ognissanti e nella Commemorazione dei Defunti nei giorni 1 e 2 novembre. Praticamente lo stesso giorno di Samhain, deciso da papa Gregorio III, dopo che 100 anni prima papa Bonifacio IV sostituì i Lemuria romani (festa dei morti, celebrata il 13 maggio) con il giorno di Tutti i Santi.
Unire due feste in una sola significava integrare quei fedeli d’Irlanda, di Scozia e di Francia che avevano a cuore la festa di Samhain, con i fedeli di culto cattolico che festeggiavano Ognissanti.
Tante sono le cronache delle abbazie che riuniscono i fedeli in queste feste, organizzando i falò per indicare la via alle anime dei defunti che tornavano dal Purgatorio o imbandendo grandi tavolate per festeggiare tutti insieme.
Una ripresa di Samhain, ma che si sposa benissimo con il culto cattolico della vita dopo la morte, tanto da definire Halloween una festa cattolica a tutti gli effetti.
La vera storia di Halloween in Europa, soprattutto in area cattolica, non può non registrare forti similitudini tra la festa celtica e le attuali celebrazioni dei defunti.
Sebbene la festa di Halloween sia ormai nota per le maschere macabre farà strano sapere che in realtà da Samhain siamo passati alla Festa di Ognissanti in Italia, al Día de Todos los Santos in Spagna e al Dia de Todos os Santos in Portogallo, tutte aree dalla forte presenza cattolica.
Le origini occulte e demoniache della festa, neanche a dirlo, si riconducono in area protestante e puritana, dove la Chiesa cattolica romana non aveva più potere.
I protestanti non vedevano di buon’occhio qualsiasi cosa fosse di stampo cattolico.
Non credevano nel Purgatorio e non apprezzavano le preghiere ai santi.
È nelle aree cattoliche più forti che ritroviamo l’origine della vera storia di Halloween in Europa, e sono infatti gli immigrati irlandesi e scozzesi che esportano in massa la festa che oggi viene chiamata Halloween, e che ha forti connessioni anche con il carnevale.
Ma ci sono ancora luoghi dove il culto dei Santi e dei Defunti è fortissimo, e contribuiscono a celebrare la vera storia di Halloween in Europa come festa dedicata al ricordo dei propri cari.
La festa di Ognissanti in Italia. Se non è vero Halloween questo
In Italia, Halloween è una festa relativamente recente, ma sempre più popolare, soprattutto tra i giovani. La tradizione di festeggiare Halloween non ha radici storiche profonde come in altre nazioni, ma è stata influenzata dagli Stati Uniti. La festa è solitamente celebrata con feste in maschera, dolciumi e decorazioni spaventose.
MA, c’è sempre il ma, molti italiani collegano Halloween alla Festa di Ognissanti. In tantissime aree d’Italia è fortissima la celebrazione del 1 novembre e del Giorno dei Defunti, celebrato il 2 novembre.
Come accadeva per Samhain, la preoccupazione era per le anime dei propri cari che tornavano sulla Terra.
Ancora oggi, in Italia, Ognissanti e il Giorno dei Defunti sono momenti di celebrazione molto più sentiti rispetto ad Halloween canonico, avvertito troppo estraneo.
È tradizione, in questi giorni di celebrazione per i morti, andare al cimitero per trovare i propri cari, ma è anche un momento di gioia e festa, riprendendo quel significato di Samhain originario.
In alcune regioni d’Italia si svolgono anche feste e processioni tradizionali per celebrare Tutti i Santi. Ad esempio, in Sicilia, la città di Palermo ospita una festa dove le strade si animano con sfilate, musica , decorazioni colorate e tantissimi dolci. È un momento in cui le famiglie si riuniscono e onorano i loro antenati, ma è anche un inno alla vita.
In Italia, paese profondamente cattolico, il culto della Morte va al di là di ogni rappresentazione macabra.
Tra le attestazioni dell’importanza fondamentale per la cultura italiana del 2 novembre c’è la celebre poesia di Totò: A Livella. Un’opera straordinaria, che aiuta a capire quanto sia sentita in Italia questa tradizione.
Dia de todos los santos in Spagna Dia de Todos os Santos in Portogallo
Anche in Spagna e in Portogallo Halloween è diventato sempre più popolare negli ultimi decenni, grazie all’influenza culturale degli Stati Uniti. Il 31 ottobre è solitamente celebrato con feste in costume, dolci e decorazioni spaventose, come del resto si festeggia nel mondo anglosassone. I bambini spagnoli e portoghesi, infatti, si uniscono al divertimento andando di porta in porta per il classico “dolcetto o scherzetto.
Come per l’Italia, la tradizione di Halloween non ha radici nella tradizione cattolica della penisola iberica, ma molto sentito è il 1 novembre, giornata importantissima in Spagna e in Portogallo dedicata ai Santi.
In Spagna soprattutto pare essere molto sentita come festività, rendendola unica nel suo genere grazie agli immigrati latini. Pare infatti che gli immigrati dell’America latina abbiano importato il loro culto del Día de los muertos, un’antica festa delle popolazioni latine che commemorano i defunti con balli, canti e la costruzione di carri addobbati con fiori e immagini sacre.
Questa era solo una piccola storia di come alcune tradizioni che sembrano a noi lontane siano in realtà più vicine di quanto pensiamo, ma continuate a seguirci perché presto ci saranno tante novità CON LA PRIMA DATA DEL FESTIVAL SEA AND YOU, il primo festival che unisce la musica popolare spagnola, portoghese e napoletana.
Clicca qui se vuoi saperne di più
Di Davide Lancia