29 ottobre 1994 una giovane Mariah Carey (sotto l’etichetta Columbia Records) pubblica l’album Merry Christmas contenente il brano All I Want for Christmas Is You. Il pezzo riscuote subito un grande successo nonostante all’inizio la cantante statunitense non fosse del tutto convinta della pubblicazione di un disco natalizio perché: «Ero un po’ in ansia – afferma l’artista – La mia casa discografica mi disse: “Dovresti fare un album di Natale” – ricorda Carey – e io, “Non so se è opportuno in questo momento”. Ero molto giovane – continua – e agli inizi e pensavo che un album natalizio fosse una cosa da fare a carriera avanzata. Ora si fanno in qualsiasi momento, anche quando si è al top. Io ero un po’ in ansia ma poi mi dissi: amo l’idea. Decorai lo studio e mi divertii un sacco»[1].
Mai scelta fu più azzeccata poiché da quel lontano ottobre del 1994 non c’è Natale che passi senza che risuoni la melodia di All I Want for Xmas. Il successo planetario è sintetizzato facilmente dai numeri che Repubblica riporta: è la seconda canzone natalizia più venduta di sempre, al 2013 il brano ha venduto 16 milioni di copie e guadagnato più di 50 milioni di royaltie, nel 2021 la Carey riceve il disco di diamante (prima volta per un singolo natalizio), l’anno scorso (2023) la National Recording Registry della Biblioteca del Congresso Usa lo sceglie come registrazione storicamente e culturalmente rilevante per il paese.
Numerosissime negli anni le cover (Michael Bublè, Bon Jovi, Ivana Spagna e Cristina D’Avena solo per citarne alcuni).
In occasione dei trent’anni Mariah Carey ha lanciato un tour natalizio di una ventina di date negli Stati Uniti cominciato all’inizio di novembre e che terminerà il 17 dicembre in prossimità del Natale.
Happy Xmas
Ma All I Want for Xmas is non è l’unica canzone natalizia ascoltata in questo periodo; sarebbe ingiusto non nominare altri grandi successi che hanno segnato la storia della discografia “natalizia”. Un brano famosissimo è Happy Xmas di Jhon Lennon e Yoko Ono. La canzone, dalla melodia semplice ma allo stesso tempo efficace, coniuga, grazie alla genialità di Jhon Lennon, il tema natalizio alla questione umana più triste di sempre: la guerra. Quest’inno alla pace su sfondo natalizio è un piccolo gioiello intenerito dalla presenza del coro di bambini che nel ritornello emergono come un grido ad un’unica voce contro le atrocità purtroppo ancora attuali. Questa voce innocente e penetrante non scompare più dal canto e nelle strofe diventa un controcanto alla prima voce, quasi a significare che l’urlo inascoltato dei bambini non cessa di perseguitare i carnefici: una tragedia da non ripetere mai più!
Last Xmas
Non possiamo non citare un brano divenuto iconico per la tradizione musicale natalizia sebbene il testo parli di una storia d’amore non andata a buon fine. La canzone a cui facciamo riferimento è Last Xmas degli Wham. Il duo britannico pubblica il singolo il 15 dicembre 1984, di conseguenza spegne quest’anno quaranta candeline ed è ancora oggi una delle canzoni più ascoltate nel mese di dicembre; tant’è vero che, nell’epoca dei social, nasce la sfida nominata Whamageddon che consiste nel sopravvivere, senza ascoltare questa canzone, dal 1 alla mezzanotte del 24 dicembre, sfida che si presenta piuttosto ardua dato il successo enorme del pezzo soprattutto nell’ultimo mese dell’anno. A livello contenutistico siamo ben lontani da Happy Xmas di Lennon e viaggiamo su una lunghezza d’onda molto più superficiale. A rendere agrodolce l’ascolto di Last Xmas è però la storia personale del frontman del duo: George Michael. Il cantante britannico, divenuto famoso grazie a questa canzone dalle sonorità tipicamente anni ’80, perde la vita (ironia della sorte) il giorno di Natale del 2016.
Feliz Navidad
Tra le canzoni più amate e sicuramente la più semplice non solo tra le canzoni natalizie ma nella discografia mondiale di tutti i tempi (seconda solo a Tanti auguri a te, forse) troviamo Feliz Navidad. La semplicità del pezzo è la chiave del suo successo: 3 accordi e solo 19 parole suddivise tra spagnolo e inglese (per la precisione 6 in spagnolo e 13 in inglese) registrate in 10 minuti.
“L’idea di Feliz Navidad era di unire le persone. Quando ho scritto la canzone ho pensato che non importava la lingua in cui si cantava, ma la consapevolezza che il sentimento di Natale è qualcosa che interessa tutti noi” queste le parole di Feliciano che Repubblica riporta in occasione dell’intervista per i 50 anni dalla pubblicazione del brano; Feliz Navidad è stata pubblicata nel 1970 soltanto col nome del suo autore ma è diventata da subito una delle canzoni più famose del cantante portoricano; solamente nel 2001 alla canzone viene attribuito il titolo attuale. Il brano è uno dei più grandi successi (come testimonia il suo inserimento nella Grammy Hall of Fame che seleziona le canzoni più importanti e significative della storia americana). In occasione del cinquantesimo anniversario dall’uscita del brano 30 artisti hanno registrato una versione celebrativa di Feliz Navidad: Lin-Manuel Miranda, Jason Mraz, Shaggy, Michael Bolton e Gloria Gaynor tra i nomi più importanti coinvolti nell’iniziativa.
Jingle Bells
Curioso è il caso di Jingle bells probabilmente la canzone che più di tutte richiama l’atmosfera natalizia; tuttavia, il brano ha tutt’altra origine. Kyna Hamill, ricercatrice dell’università di Boston e volontaria del Medford Historical Society & Museum, ha scoperto una targa celebrativa di Jingle bells in una cittadina del Massachussets composta nel 1850 dal musicista James Lord Pierpont che, ispirandosi al suono dei campanelli uditi durante le corse delle slitte che rappresentava una tradizione natalizia del luogo, compone la melodia del brano. La ricercatrice però scopre che anche un’altra città in Georgia (per la precisione Savannah) rivendica la paternità di Jingle bells; qui gli abitanti del posto fanno risalire la composizione al 1857. Incuriosita da questa discordanza, la dottoressa Hamill comincia ad indagare negli archivi e scopre l’inaspettato: il compositore, che secondo la tradizione amava così tanto lo spirito natalizio da dedicare un brano al Natale, era in realtà uno spiantato favorevole alla schiavitù. Pare che la canzone sia stata eseguita per la prima volta nel 1857 in un locale di Boston, l’Ordway Hall, con il titolo di One Horse Open Sleigh ed interpretata da Johnny Pell e il suo gruppo che prendevano in giro gli afroamericani dipingendosi il volto di nero; il locale era d’altronde famoso per ospitare spettacoli parodici di stampo razzista per divertire i bianchi. Il brano verrà poi registrato col titolo Jingle bells nel 1859 e acquisendo sempre maggiore popolarità col passare degli anni venendo poi ripulito da ogni sfumatura razzista e diventando simbolo del Natale dal 1898 con la versione del gruppo Edison Male Quartette.
Di Antonio Di Criscito